Francesco Guadagnini - 1910
Raro strumento originale appartenente ad una delle dinastie di liutai più famosa nel panorama internazionale
Secondo solo al bisnonno G.B. Guadagnini per produttività, Francesco Guadagnini ereditò il laboratorio di famiglia nel 1881, all'età di 18 anni. Gestisce con successo l'attività, con l'aiuto del fratello Giuseppe II, e pur continuando il rapporto commerciale con Mirecourt instaurato dal nonno Gaetano II, si interessa presto alla liuteria. La presenza dell'assistente di bottega Enrico Marchetti durante il periodo paterno ebbe probabilmente un'influenza formativa sul lavoro di Francesco.
I suoi strumenti migliori, che risalgono al primo decennio del XX secolo, sono caratterizzati da un duro strato di vernice giallo-arancio con un rosa-rossastro sulla parte superiore e sono su una versione contemporanea di un modello Guadagnini. All'epoca di Francesco la bottega impiegava diversi giovani e talentuosi costruttori, tra cui Carlo Oddone, Annibale Fagnola ed Evasio Emilio Guerra, che probabilmente ispirarono i suoi lavori migliori. Dopo il 1912 il suo modello rimane più o meno lo stesso fino al 1920 circa, quando diventa più esagerato e la vernice diventa dura e di colore rosso scuro. Sebbene il picco qualitativo della sua produzione si collochi intorno al 1900-1910, questi strumenti meno recenti sono molto più comuni. Il figlio di Francesco, Paolo, seguì le sue orme, ultimo liutaio della grande dinastia Guadagnini.